Non è facile costruire una pista per cavalli in pieno centro, in una bella piazza trapezoidale che porta il nome del più noto degli astigiani. Ma ad Asti, per il Palio, si fa anche questo e Piazza Alfieri si trasforma: un gruppo di esperti, coordinati da un geologo, verifica l’esatta miscela di sabbie astigiane del pliocene superiore, così che l’impasto non sia troppo cedevole o, al contrario, troppo consistente. La pista infatti dovrà “tenere” per tre giri di corsa, sia in caso di pioggia imprevista, sia in caso di tempo asciutto, perché i cavalli, in curva come in rettilineo, possano esprimere il massimo in sicurezza. Proprio per questo il tracciato è stato lungamente studiato da una commissione di tecnici: le curve sono state calibrate in modo da consentire la massima sicurezza in corsa e sono protette da robusti “materassi”. Gli astigiani tengono molto ai cavalli. Tanto che una commissione di docenti universitari, esperti nelle varie branche della veterinaria, visita accuratamente gli animali nei giorni che precedono la corsa, verificandone con estrema attenzione le condizioni fisiche: in fondo sono atleti e come tali dovranno affrontare al meglio della forma una competizione impegnativa. La partenza si dà “al canapo”: viene tesa una grossa corda - immaginate la gomena di una nave - lunga circa 15 metri e pesante quasi un quintale, che, con un sistema di argano elettromeccanico, attraversa la pista da un punto all’altro della linea di partenza. Il mossiere, piazzato su un podio, chiamerà i diversi partecipanti alla batteria e quando giudicherà regolamentare l’allineamento, farà cadere il canapo. A quel punto per i 450 metri di pista e per i tre giri di corsa, sarà tutto in mano all’abilità dei fantini e allo sprint dei cavalli. Per allestire la pista servono circa ottocento metri cubi di sabbie astigiane.
Il mossiere
Secondo il regolamento vigente il Mossiere è responsabile unico della validità della partenza delle batterie eliminatorie e della finale della corsa del Palio. Egli deve garantire l'allineamento al canapo dei cavalli, secondo l'ordine stabilito dal sorteggio. Ha la facoltà di richiamare ufficialmente i fantini scorretti durante l'allineamento e di invalidare la partenza allorchè ritenga che questa non si sia verificata nelle condizioni prescritte. Per prendere confidenza con cavalli e fantini è tenuto anche a dare la partenza delle prove. Entro ventiquattro ore dalla conclusione della Corsa del Palio, il Mossiere ha l'obbligo di redigere un verbale, da consegnarsi al Sindaco, nel quale deve riferire dettagliatamente circa le eventuali infrazioni al presente Regolamento, commesse da uno o più concorrenti durante l'allineamento. Il Mossiere viene nominato dal Consiglio del Palio entro il 30 giugno di ogni anno. Egli non deve appartenere a Comitati - Palio di Borghi, Rioni o Comuni partecipanti e neppure deve avere interessi riconosciuti nel Palio stesso. Non deve avere inoltre rapporti di parentela con i Rettori dei Borghi, Rioni o Comuni partecipanti, nè con i più stretti collaboratori di questi ultimi.